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Smart working / la nostra filosofia

OBIETTIVI

Conciliare / innovare / competere

Sono questi i tre diversi obiettivi, apparentemente antitetici, dello smart working che si configura come un nuovo approccio all’organizzazione aziendale, in cui le esigenze individuali del lavoratore si contemperano, in maniera complementare, con quelle dell’impresa. 

SIGNIFICA...

  • Lavorare in movimento

  • Flessibilità degli orari lavorativi 

  • Lavorare in luoghi diversi

  • Risparmio dei costi vivi

  • Concorrenzialità nei costi delle prestazioni 

  • Flessibilità sugli strumenti di lavoro

  • Per il lavoratore un maggiore controllo nel bilanciare il rapporto lavoro-famiglia e i ritmi lavorativi con quelli giornalieri

  • Aumento della propria soddisfazione lavorativa con ripercussioni positive anche in termini di produttività.

COSA IMPLICA

  • Risorse umane. È necessaria una nuova ottica da parte del personale che deve essere pronto a rivedere il proprio ruolo in un’ottica di flessibilità e disponibile a creare maggiori sinergie con il management. 
  • Tecnologia.  Le modalità di lavoro sono “agili” e tecnologicamente avanzate e l’accesso ai dati aziendali deve essere possibile da remoto, consentendo forme di lavoro più efficienti e altamente personalizzate.
  • Monitoraggio costante. È indispensabile un’analisi dei risultati del lavoro per valutare l’efficienza del personale a seguito dell’introduzione del nuovo modello organizzativo del lavoro.

COSA NON E'

  • Telelavoro. Il Telelavoro si identifica sostanzialmente con la possibilità di lavorare al di fuori dell’ufficio ma in una sede determinata, ad esempio la casa del lavoratore. Il concetto di smart working è molto più ampio e non riguarda solo la dimensione spaziale.
  • Il solo lavorare da casa. Lo smart working punta a trovare il posto più efficace dal punto di vista della produttività, compresa casa propria, riorganizzando gli spazi fisici aziendali di modo che ci siano più luoghi: alcuni dedicati alla collaborazione e altri alla concentrazione.
  • Isolamento. Sarebbe sbagliato pensare ad un modo di lavorare in "isolamento" e la mancata integrazione rispetto alla “squadra” di lavoro.

IL KIT DELLO SMART WORKER

  • Device
  • Software
  • Social networking
  • Cloud computing

“La sfida più grande è proprio il passaggio dal credere di controllare il lavoratore, vedendolo in ufficio, al lavorare per obiettivi, ma del resto, quante sono le aziende che ad oggi rilevano la presenza fisica del dipendente sul posto di lavoro? La maggioranza.

Questo non ha mai fatto parte della nostra cultura aziendale, il punto è spostare il focus, adottare una mentalità diversa e mirare alla responsabilizzazione”.

Lo smart working rappresenta una sfida, l’evoluzione dei modelli organizzativi.

Le risorse umane assumono un ruolo determinante. Da una concezione di lavoro passivo si passa ad una concezione di lavoro propositivo, dove il lavoratore comprende, coordina, programma, inventa.

 

E' necessario rimettere in discussione tutti i vincoli tradizionali a partire dallo spazio fisico, agli orari e agli strumenti di lavoro, alla ricerca di nuovi equilibri fondati su una maggiore libertà e responsabilizzazione dei lavoratori. 

La persona che lavora in remoto è molto motivata perché risparmia del tempo, lavora in un ambiente meno stressante e meno rumoroso, dov’è più a suo agio e può concentrarsi meglio.

 

Una persona più motivata è  anche una persona più produttiva.

 
 
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